In questa pagina continua l”esercitazione sulla proiezione prospettica, accertati di leggerla se hai dubbi!

Pratica

Se, dunque, i computer possono automatizzare un sacco di lavoro, ed è piuttosto complicato, è ancora utile che un artista tradizionale in 2D impari questo tipo di tecnica?

Certamente sì. Il vantaggio che l’arte a due dimensioni possiede su quella a tre dimensioni è che è semplicemente più veloce per le immagini singole, in particolare con soggetti complicati quali volti e corpi.

La proiezione prospettica può aiutare molto a ottenere queste pose fastidiose, come una persona coricata. Aiuta anche quando si combinano 2D e 3D, come quando sai dove si trova la camera nella resa 3D, puoi utilizzarla in una proiezione per proiettare il personaggio.

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La vista laterale di una persona coricata è spesso facile da disegnare, ma la vista dall’alto o quella dai piedi non lo è. Ecco perché utilizziamo la vista laterale per eseguire la proiezione prospettica.

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Altro esempio con un compito ugualmente epico: la seduta.

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Ora, con questo abbiamo un secondo punto di fuga sopra la vista frontale. Dovrebbe essere più o meno la stessa distanza sopra la vista frontale, in quanto si trova sopra la testa della vista laterale ruotata. Anche il piano di proiezione dovrebbe trovarsi alla stessa distanza dal punto di fuga, ma ciò non significa che esso debba stare dietro. L’ho evitato negli esempi precedenti, perché rende l’area di lavoro davvero disordinata, ma se osservi la proiezione prospettica noterai più esempi di questo metodo.

Da notare anche che in realtà dovresti avere il piano della vista / piano di proiezione perfettamente perpendicolare all’angolo del punto focale, altrimenti otterresti una strana distorsione; questo qui non succede, il che significa che la persona seduta è un po” più allungata verticalmente del necessario.

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Ancora un altro, per la strada…

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Qui puoi notare come il disallineamento del punto di fuga al piano di proiezione causa una distorsione che viene poi corretta dagli strumenti di trasformazione di Krita; questo è tecnicamente corretto, ma quel che è corretto non sempre appare bene (ho anche incasinato la posizione della spalla per un bel po”, se osservi da vicino).

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Conclusione e ulteriori riflessioni

Probabilmente non ho ottenuto come risultato delle immagini buone quanto avrei voluto, specialmente se confrontate con le immagini 3D. Tuttavia puoi ancora notare come i punti di riferimento principali siano là. L’uso reale di questa tecnica si basa su pose e ti permette di reiterare molto rapidamente su una posa, una volta capito come eseguirla.

In generale vale la pena esplorare, se non altro perché migliora il tuo senso spaziale.