Immagini per il manuale

Questa è quasi un’estensione di Salvare per il web. In particolare, tratta di come creare e ottimizzare le immagini per il loro uso all’interno del manuale.

Strumenti per creare schermate

Ora, se vuoi creare un’immagine dello schermo con tutte le aree e gli strumenti, il capitolo Salvare per il web non ti sarà di molto aiuto: dopotutto salva solo il contenuto delle tele!

Dobbiamo dunque creare una schermata. A seconda del sistema operativo, sono disponibili diversi programmi di utilità.

Windows

Windows possiede uno strumento per cattura schermate incorporato. Lo trovi, per impostazione predefinita, associato al tasto Print Screen. Nei portatili spesso devi utilizzare anche il tasto Fn.

Linux

Sia Gnome, sia KDE possiedono buoni strumenti per catturare lo schermo che, per impostazione predefinita, si avvia utilizzando il tasto Print Screen, come in altri ambienti desktop popolari. Se, per qualsiasi motivo, non possiedi

ImageMagick

Con imagemagick, puoi utilizzare il comando seguente:

import -depth 8 -dither <nomefile.png>

Sebbene si debba ridurre, per ragioni di accessibilità, la quantità di immagini GIF nel manuale, talvolta si ha necessità di creare GIF e brevi video. Inoltre, le immagini GIF sono carine per mostrare le nuove funzionalità con le note di rilascio.

Per creare brevi immagini GIF, puoi utilizzare i programmi seguenti:

  • Peek – Questo metta a disposizione un’immagine in formato AppImage e un’interfaccia utente molto semplice. Come molti programmi di registrazione dello schermo, presenta problemi su Wayland.

macOS

La combinazione per il cattura schermo in macOS è Maiusc + Cmd + 3, conformemente alla documentazione ufficiale Apple.

Il formato di file corretto per il lavoro

Per certi tipi di immagine sono meglio formati di file diversi. Alla fine vogliamo ottenere immagini di bell’aspetto e una dimensione contenuta, in modo che il manuale sia facile da scaricare o sfogliare su internet.

Schermate dell’interfaccia

Si deve usare il formato PNG, e se possibile in GIF.

Immagini che hanno molti colori piatti.

Si deve usare il formato PNG.

Immagini in scala di grigio

Devono essere in formato GIF o PNG.

Immagini con molte sfumature

Devono essere in formato JPG.

Immagini con molta trasparenza.

Si deve usare il formato PNG.

La logica è il modo in cui ciascuno di questi formati salva i colori. JPEG è ideale per le fotografie e le immagini con molte sfumature perché comprime in modo diverso. Tuttavia, i contrasti non sono resi bene in JPEG. PNG funziona molto meglio con immagini con contrasti marcati, mentre nei casi in cui abbiamo a che fare con immagini con meno di 256 colori, potrebbe essere meglio il formato GIF.

Le immagini in scala di grigio, sebbene possiedano molte variazioni di sfumatura, dovrebbero essere in PNG. Il motivo è che quando utilizziamo immagini a colori pieni stiamo, a seconda dell’immagine, utilizzando da 3 a 5 numeri per descrivere questi valori, e ciascuno dei quali ha la possibilità di contenere tutti i 256 valori. JPEG e gli altri formati «con perdita di dati» utilizzano dei trucchi psicologici per tagliare la quantità di valori che un’immagine necessita per mostrare il suo contenuto. Tuttavia, quando creiamo immagini in scala di grigio, manteniamo solo traccia della luminosità. La luminosità è un solo numero che può contenere 256 valori, il che rende molto più semplice utilizzare GIF o PNG (che sono anche più piccole) anziché JPEG, che può produrre cattivi artefatti.

Quando sei in dubbio, usa PNG.

Ottimizzazione delle immagini in qualità e dimensione

Mentre la maggior parte degli editor per le immagini tenta di fornire buoni risultati predefiniti in termini di dimensione delle immagini, spesso siamo in grado di creare immagini ancora più piccole tramite l’uso di determinati strumenti.

Windows

Per fare questo, lo strumento comunemente più raccomandato in Windows è IrfanView, ma chi ha scritto questo documento non idea di come usarlo esattamente.

Un’altra opzione è usare PNGCrush, come detto nella sezione Linux.

Linux

Ottimizzazione delle immagini PNG

Esiste un elenco lunghissimo di strumenti di ottimizzazione PNG disponibile in Linux. Essi sono divisi in due categorie: Lossy (con perdita di dati, che utilizzano trucchi psicologici) e Lossless (senza perdita di dati, che tentano di comprimere i dati in modo più convenzionale). Elenchiamo, tuttavia, i più consigliati:

PNGQuant

Un compressore PNG che usa tecniche con perdita di dati per ridurre in modo intelligente la quantità di colori utilizzati.

Per usare PNGquant, vai nella cartella scelta e digita:

pngquant --quality=80-100 image.png

Dove image viene sostituito dal nome file dell’immagine. Quando premi il tasto Invio, apparirà nella cartella una nuova immagine con la compressione specificata. PNGQuant funziona con la maggior parte delle immagini ma alcune, come i selettori dei colori, non ci vanno d’accordo, dunque controlla sempre che il risultato delle immagini sia accettabile, in caso contrario prova una delle opzioni seguenti:

PNGCrush

Un compressore PNG senza perdita di dati. Uso:

pngcrush image.png imageout.png

Questo proverà i metodi più comuni. Aggiungi -brute per provare tutti i metodi.

Optipng

Un altro compressore PNG senza perdita di dati che può essere avviato dopo aver usato PNGQuant, pare originariamente un fork di PNGCrush. Uso:

optipng image.png

dove image è il nome file. OptiPNG procederà poi a verificare diversi algoritmi di compressione e a sovrascrivere il file image.png con la versione ottimizzata. Puoi evitare di sovrascrivere col comando --out imageout.png.

Ottimizzazione delle immagini GIF

Ottimizzazione delle immagini JPEG

JPEG è davvero complicato da ottimizzare correttamente. Ciò deriva dal fatto che è un formato con perdita di dati, il che significa che utilizza trucchi psicologici per memorizzare i suoi dati.

Tuttavia, questi trucchi divengono molto ovvi quando l’immagine possiede molto contrasto, come del testo. Inoltre, le immagini JPEG non danno buoni risultati quando vengono salvate più e più volte. Assicurati, dunque, di possedere una versione senza perdita di dati dell’immagine da poter modificare, e che solo il risultato finale sia in JPEG e sia compresso ulteriormente.

macOS

  • ImageOptim – Un’interfaccia utente grafica per gli strumenti a riga di comando come PNGquant e GIFski.

Modifica dei metadati di un file

A volte le informazioni personali rimangono all’interno di un file immagine. Altre volte desideriamo incorporare delle informazioni all’interno di un file per meglio documentarlo.

Esistono almeno tre o quattro modi per gestire i metadati, e questi hanno modi diversi per gestire determinati file.

Lo strumento più comune utilizzato per la modifica dei metadati è ExifTool; un altro programma è ImageMagick.

Windows e macOS

Per ottenere ExifTool, scaricalo dal sito web.

Linux

Puoi installare ExifTool anche in Linux.

Debian/Ubuntu

sudo apt-get install libimage-exiftool-perl

Visualizzazione dei metadati

Cambia la cartella in quella dove è memorizzata l’immagine e digita:

exiftool image

dove image è il file che vuoi esaminare. Se digiti solo exiftool in una qualsiasi cartella, ti verranno restituite tutte le informazioni su qualsiasi file immagine trovato dal programma. Se osservi attentamente alcune immagini, noterai che esse contengono i metadati relativi all’autore o al luogo dello scatto. Questo a volte può essere un problema che concerne la riservatezza dei dati, e anche il motivo principale perché tutti i medatadi vengono eliminati.

Puoi anche utilizzare Identify di ImageMagick:

identify -verbose image

Eliminazione dei metadati

L’eliminazione dei metadati dal file image.png di esempio può essere eseguita nel seguente modo:

ExifTool

exiftool -all= image.png

Questo comando svuota tutti i tag che ExifTool riesce a trovare. Puoi essere anche più specifico e rimuovere solo un tag: exiftool -author= image.png

OptiPNG

optipng -strip image.png Questo comando elimina i metadati e comprime il file PNG.

ImageMagick

convert image.png –strip

Estrapolazione dei metadati

Abbiamo bisogno, a volte, di estrapolare i metadati, come un profilo ICC, prima di eliminarli del tutto. Questo viene fatto convertendo l’immagine nel tipo di profilo:

Convert di ImageMagick

Prima estrapola i metadati in un profilo tramite conversione:

convert image.png image_profile.icc

Poi elimina il file e aggiungi di nuovo le informazioni del profilo:

convert -profile image_profile.icc image.png

Incorporazione dei metadati descrittivi

I metadati descrittivi sono davvero utili allo scopo di aiutare le persone che fanno uso di lettori di schermo. I browser web spesso tentano di utilizzare i metadati descrittivi per generare il testo alt se non è presente un testo alternativo. Un altro elemento che potresti voler incorporare sono i dati relativi allo spazio dei colori.

ExifTool

ImageMagick

Impostazione di un valore exif:

convert -set exif:ImageDescription "La descrizione di un'immagine" image.png image_modified.png

Impostazione della parte PNG per la descrizione:

convert -set Description "La descrizione di un'immagine" image.png image_modified.png

Incorporazione dei metadati di licenza

Per certi versi, l’incorporazione dei metadati della licenza è una cosa davvero carina perché ti permette di contrassegnare permanentemente l’immagine in quanto tale. Tuttavia, è molto probabile che i metadati vengano eliminati con ImageMagick se essa viene poi caricata in un altro sito web.

Condizioni di utilizzo

Puoi utilizzare dcterms:license per definire il documento dove è indicata la licenza.

ImageMagick

Per la GDPL:

convert -set dcterms:license "GDPL 1.3+ https://www.gnu.org/licenses/fdl-1.3.txt" image.png

Questo definisce un nome abbreviato e poi il testo della licenza.

Per Creative Commons BY-SA 4.0:

convert -set dcterms:license "CC-BY-SA-4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/" image.png

Il problema con le condizioni di utilizzo è che non esiste un metodo standard per definire una licenza, il che significa che le macchine non possono fare granché con esse.

Uso di XMP

Il sito web di Creative Commons suggerisce di usare XMP per questo. Puoi chiedere al selettore di licenze Creative Commons di generare un file XMP apposito per te quando scegli una licenza.

Dovremo utilizzare i tag XMP per ExifTool.

Dunque il comando sarà simile a questo:

exiftool -Marked=true -License="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0" -UsageTerms="This work is licensed under a <a rel="license" href="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/">Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License</a>." -Copyright="CC-BY-SA-NC 4.0" image.png

Un altro metodo per contrassegnare è:

exiftool -Marked=true -License="https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0" -attributionURL="docs.krita.org" attributionName="kritaManual" image.png
Con ImageMagick puoi utilizzare di nuovo l’opzione del profilo.

Prima estrapola i dati (se sono presenti):

convert image.png image_meta.xmp

Poi modifica il file risultante e incorpora i dati immagine:

convert -profile image_meta.xmp image.png

Le definizioni XMP per la licenza. Puoi generare un file XMP per i metadati sul sito web di Creative Commons.